Abbiamo la possibilità di fare incontri con pesce di grande taglia specie sulla parete dove inizia il Canale del Mozambico, in altri filtratori o grandi school (banchi) di pesci che ci allettano per il prossimo tuffo.
Si trovano la maggior parte delle pareti più verticali di questo arcipelago.
Esistono dei reef a frangente con coralli così vivi che ai giorni d’oggi si fa fatica a credere che sia vero.
Essendo una barriera corallina sommersa, le correnti di conseguenza l’acqua in mare aperto resta ad una temperatura tale che garantisce la vita dei coralli.
Sapete cosa significa una barriera corallina in buone condizioni?
Alimento, nursery, rifugio, in una parola, VITA!
E’ nostra abitudine fare due immersioni nell’arco della mattinata, una a largo ed una più ravvicinata alla costa per dare la possibilità di apprezzare questi incantevoli fondali in ogni loro forma.
Provate a leggere questo nome al contrario, cosa leggete? Manta!
Scoperta per caso nel 1999 da Roberto Casiraghi, uno dei vecchi soci fondatori del Manta Diving, è dal nostro personale punto di vista una delle immersioni più sorprendenti di questo angolo di Oceano indiano.
A sorprenderci questa volta non la quantità di pesce che troveremo, ma bensì la spettacolare conformazione del fondale marino.
A circa 11 miglia dal litorale esiste un grande banco di corallo duro tra i 19/22 mt dove è possibile incontrare a volte qualche grande pesce Napoleone, emperor big eyes, pesci flauto ed altri pesci di barriera.
Nel versante NW un grande banco di sabbia ospita a volte grandi pastinache e rari squali leopardo, mentre affacciandosi a Sud una parete verticale da inizio all’immersione.
Tre maestosi pinnacoli si ergono da un fondale di circa 55 mt fino ad arrivare ad una minima profondità di 33 mt, completamente ricoperti da gorgonie Anella e Melithea creano un canale con la vicina parete che ospita un grande anfratto dove non sarà difficile a ammirare delle rinomurene nastro e glass fish.
Si prosegue passando sotto archi formati dall’intreccio delle gorgonie che indicheranno l’entrata in un piccolo tunnel, non impegnativo, intorno ai 38/39 mt.
Guardando nel blu, un pinnacolo distaccato e solitario ospita a volte tre grandi cernie oceaniche.
L’immersione, che ci darà l’impressione di essere in una storia fantasy, terminerà sul plateau o volando nel blu a seconda della corrente scrutando sotto di noi in attesa di sorprese. Durante la risalita, con coefficienti di marea particolarmente alti si creano delle correnti discensionali.
Livello: Deep Diver, se non ne sei in posse non preoccuparti, con il Manta Diving puoi diventare un Deep Diver anche tu!
Fotografia: Ambiente 100%
Otto miglia a largo di Nosy Be, un sito conosciuto solo dal Manta e da un altro diving, si estende a 18 mt di profondità uno splendido un plateau ricco di tutte le variopinte specie di corallo massivo; esso dà origine al drop-off da cui inizia il Canale del Mozambico.
Consigliatissimo di scendere in libera per farci spingere dalla corrente montante fino a quando vedremo apparire di fronte a noi un muro di fucilieri e l’ombra scura della parete.
La guida non perderà tempo nella ricerca purché magnifici, di nudibranchi ed altri piccoli organismi, ma sarà attenta a scrutare nel blu, sopra e sotto di noi con l’intento di avvistare i signori dell’Oceano.
Squali grigi scorrazzano sovrani avanti e indietro dalla parete, vigili e pronti grazie ai loro sensi, a percepire ogni più piccolo spasmo muscolare di qualche pesce moribondo, che nella sua mente si trasforma in… cibo!
In questo sito e in pochi altri della parete del Canale del Mozambico, si ha la possibilità di avvistare anche dei grossi tonni dente di cane, Napoleoni, aquile di mare in formazione, pesci vela e barracuda.
Diciamo che questa zona per Nosy Be è il regno del pelagico predatore e verso la fine dell’anno si possono fare incontri con il solitario Shpyrna Mokarran.
Tuttavia questa parete accontenterà solo i pochi fortunati che troveranno durante il corso della loro vacanza una corrente montante.
In caso contrario il Manta Diving non effettua questa immersione così come le altre nel canale del Mozambico, tranne che per quei sub che vogliono comunque tentare la fortuna bramosi di fare grandi incontri quando non c’è la giusta corrente.
Livello: Advanced e Deep. Se non sei provvisto di Advanced ed ai almeno 20 logged dives, vieni con noi, passa oltre!
Fotografia: Ambiente.
Un sito d’immersioni che rivela sempre qualche bella sorpresa, inizia con un pianoro a circa -15mt per poi proseguire su una parete a tratti verticale a tratti in franata.
Trovandoci anche qui molto a largo i coralli molli e duri sono ancora intatti e danno dimora a nudibranchi, rino-murene nastro e micro vita in generale.
Ciò che attrae di più di questo sito come Mokarran è la presenza di squali grigi e pinna bianca, raramente possono capitare degli stegostoma e piccoli Albimarginatus di passaggio.
Scendendo più in profondità s’incontrano pareti che si fermano a circa 50 mt sul fondale sabbioso che non risultano però essere ricche di coralli a causa della profondità.
Rimanendo invece alla quota di circa -23 mt la pellicola proiettare “il film” … Predators.
Grossi tonni, carangidi, tazar, barracuda.
In questo punto, sempre in marea montante, è possibile incontrare un enorme school di lutianidi fulvus dove grandi cernie e squali entrano ed escono a volte con il boccone in bocca.
Livello: Advanced e Deep
Fotografia: Ambiente
Immergendosi sui 20 mt, ci si trova difronte ad un vero e proprio spettacolo della natura.
In situazioni di marea montante questo sito dà la possibilità a subacquei con un minimo di esperienza di fare incontri veramente mozzafiato.
Anche qui si possono trovare dei grigi, che indisturbati o insieme a un grande e tozzo carangide Ignobilis nuota sfiorando le gorgonie Anella presenti sulla parete verticale che inizia sui 30/35mt per terminare circa sui 45 mt.
La parete si sussegue in maniera ondulatoria creando delle rientranze dove la corrente prende direzioni diverse a quella iniziale. Cernie di grande taglia nuotano tra i coralli avvolte da nubi di piccoli pesci pilota.
Dei tazar, simili a dei barracuda sfiorano le teste durante la picchiata per catturare le loro prede.
Anche qui ci troviamo a circa 9 miglia a largo.
Livello: Advanced e Deep
Fotografia: Ambiente
Splendida secca con cappello a 13 mt dove spesso si inizia l’immersione.
Le pareti scendono a un massimo fondo di -22 mt per poi raggiungere varie conformazioni coralline fino ai 26 mt.
E’ un immersione molto varia e si può effettuare con percorsi alternativi.
In situazioni particolari sono presenti correnti multidirezionali di varia intensità.
Le pareti sono ricche di anfratti che ospitano aragoste variopinte di taglia generosa, capita a volte d’imbatterci in incontri particolari e pesci napoleone che si aggirano attorno ad un pinnacolo.
Secondo la profondità e del tipo di corrente si possono incontrare differenti specie di pesce sia pelagico sia bentonico mentre in un banco di sabbia è possibile ammirare le anguille giardiniere.
Si finirà l’immersione sul cappello o trasportati nel blu raggiungendo le quote di sicurezza.
Quest’immersione a circa 9 miglia dalla riva è adatta a tutti i livelli.
Livello: Open Water Diver
Fotografia: macro per le aragoste
La nostra immersione inizia la dal punto montante di Atnam dal momento in cui “Zion” ne è il proseguimento.
Arrivati sul drop-off si raggiungono 40 mt per ammirare le maestose gorgonie che dalla parete verticale si affacciano nel blu e risaliremo curiosando tra gli anfratti che percorrono in verticale quasi tutta la parete tra nuvole infinite di glass fish.
Guardando il blu una conformazione molto grande di corallo ci invita a visitarla.
Sono vari gli incontri che si possono fare in questa splendida parete, pesci angelo grandi e curiosi, cernie coda di Luna di rado si incontra qualche squalo che preferisce riposare sul fondo più tosto che nuotare.
Nel pianoro a -18 mt incontriamo tordi dalla coda sfrangiata, cernie di Malabar, nudibranchi, pesci scatola e carangidi che nuotano sulla cigliata accompagnandoci verso la sosta di sicurezza.
Livello: Advanced e Deep. Open Water solo sul pianoro.
Fotografia: Ambiente
Un pianoro di corallo ci attende sui 23 mt per accompagnarci al drop-off che arriva fino i 40 mt ed oltre.
Iniziamo la nostra discesa su pareti a tratti verticali a tratti in franate.
Anche in questa immersione non passano inosservati magnifici rami di gorgonie estroflessi intenti a raccogliere il loro nutrimento trasportato dalle correnti che come ad Atnam, in presenza di coefficienti di marea alti creano correnti discensionali.
Due speroni pro tergono dalle pareti verso il blu ed un pinnacolo appare imponente ai nostri occhi.
Risalendo possiamo ammirare carangidi fasciati e carangidi “Alepes Vari” che pattugliano sopra ai sweetlips a macchie nere.
Si consiglia di avere un minimo di esperienza prima di immergersi in questo sito a circa 9 miglia dalla costa.
Livello: Advanced e Deep
Fotografia: Ambiente
Immersione quadra su un plateau di sabbia compreso tra i 18 mt e i 26 mt dove sono presenti delle conformazioni di corallo chiamate a queste latitudini “patate”.
Qui si radunano castagnole rosa, pesci pagliaccio e dei pesci pulitori attendono di offrire il loro servizio a pesci cartilaginei a volte molto grandi.
Sul fondo sabbioso anguille giardiniere e maculate fanno capolino fuori dalle loro tane per poi iniziare la loro danza.
Non si escludono incontri con pastinache e pesci napoleone sull’orlo del drop-off.
Questo sito è anche molto ricco di macro che vive tra le conformazioni coralline sparpagliate qua e là.
Nudibranchi dai mille colori e pesci ago nano sono lì ad aspettarci.
Nel periodo da Settembre a Dicembre e da Aprile a Maggio vi è la possibilità di incontrarci le mini signore dell’Oceano, le mobule (manta japanica).
Livello: Open Water Diver e Advanced
Fotografia: Ambiente e macro, anche se questo sito si effettua sperando l’incontro con le mobule
Dei nostri amici continuavano a chiedere: vogliamo un sito dedicato a noi… et voilà, le jeux son fait, rien ne va plus!
Antaus, una secca in mezzo all’Oceano Indiano che inizia dai 28mt fino i 40mt si distaccata da un pianoro sui 15mt con dei coralli sparsi qua e là.
La gobba è completamente ricoperta da gorgonie, anfratti, coralli molli e duri.
Nelle sue immediate vicinanze dei dentici e carangidi nuotano indisturbati della nostra presenza, curiosi direi, dato che si avvicinano per scrutarci.
Dei gamberetti Metapenaeopsis sono al riparo tra gli oscuri anfratti.
Un canale affianca la gobba di Antaus sulla sinistra, sembra solcato, come se qualcosa o qualcuno ci si strofinasse il rostro o un corpo tuberoso.
Alla prima esplorazione di questa immersione, durante la sosta di sicurezza nuotava fianco a noi una balenottera di Omura… che siano proprio loro o le megattere a creare tali solchi?
Un sito effettuabile con coefficienti di marea moderati.
Livello: Deep
Fotografia: Ambiente
Anch’essa sulle 7/8 miglia a largo, si sviluppa in un infinito reef con una dolce frangente verso SW tra i 15 mt e i 24 mt di profondità.
Appena scesi inizieremo a vedere acropore a perdita d’occhio nascoste tra le grandi gorgonie che danno riparo ai pipe fhis, banner striped fish e pesci angelo.
Una conformazione corallina ci dà la possibilità di passare sotto una piccola volta completamente ricoperta dai parazoantus mentre delle ombrine fanno capolino da un’apertura laterale.
Zigzagando tra gorgonie e coralli, tra il mese di Luglio e quello di Agosto, si possono fare rari incontri con i grandi nudibranchi di Nosy Be, i Djibuti Giant.
Essendo alcune acropore ripiegate verso il fondo, esse danno dimora a piccoli squaletti pinna bianca nati da pochi mesi.
Grossi trigoni, pesci coccodrillo, aquile di mare e balestra titano fanno da cornice a uno splendido paesaggio sottomarino.