In concomitanza ad un’entusiasmante escursione in full day dove sub e non sub rimarranno stregati dalla bellezza che si prospetta ai loro occhi, sarà possibile fare una singola immersione nella parete del versante Sud dell’isola di Nosy Iranja.
Anche qua, ci troviamo nel Canale del Mozambico.
Tre sono i siti d’immersioni che possiamo esplorare e diversi gli incontri a noi riservati.
Immersioni sicuramente lontane e più avanzate rispetto alla media di Nosy Be, ma il tempo di navigazione speso per arrivarci e le diverse maree che possiamo trovare appagheranno sicuramente le vostre aspettative.
Solitamente proponiamo questi tuffi al termine della vacanza e magari con un pernotto in un Eco-Lodge paradisiaco.
LA TERRAZZA – RANO MAKUBA – LES FARALLONES
I tre dives spot sopra menzionati si susseguono l’uno l’altro.
Ci troviamo a ben 28 miglia dalle coste di Nosy Be, nel parete a Sud di Nosy Iranja, Canale del Mozambico.
Qui le maree come nelle immersioni a largo cambiano il loro flusso con un po’ di anticipo, in questo caso circa 30/40 minuti.
I coefficienti di marea non rispecchiano quasi mai quelli indicati sulle tavole delle fasi lunari, può capitare quindi che non ostante i nostri dati segnalino una piccola marea, gettando in acqua la cima di discesa ci accorgiamo che è l’esatto opposto… diciamo che è un terno all’otto!
L’immersione più gettonata da noi è RANO MAKUBA, la prima delle tre.
Planando nel blu, spesso cristallino, specie dal mese di Settembre, iniziamo a vedere una franata di coralli duri che darà inizio a circa 30 mt ad una parete verticale adornata con grandi gorgonie dalle dimensioni più che generose.
Costeggiando la parete si scorge dopo circa 4/5 minuti di pinneggiata un grande masso crollato secoli fa ricco d’incrostazioni e gorgonacei.
La caduta del grande masso ha creato un anfiteatro dove spesso possiamo incontrare delle grandi e curiose pastinache.
La sosta aimè non sarà lunghissima poiché dobbiamo fare i conti con i nostri computer che ci segnaleranno di risalire.
Vi consigliamo durante la risalita di rimanere adiacenti al reef che pian piano diventa sempre più a frangete, questa posizione ci aiuterà ad evitare delle possibili correnti discensionali che si creano di tanto in tanto.
Ci troviamo a 22/25 mt circa sul plateau sabbioso dove anguille giardiniere scrutano ciò che accade intorno a loro, un occhio attento nota la sagoma del primo squaletto pinna bianca intento a riposare; si arriva in una zona di corallo di fuoco e il reef poco distante pesce di barriera che serrato cerca di non diventare preda.
Siamo arrivati alla TERRAZZA.
Qui possiamo spendere un’intera immersione ad ammirare immobili tutto ciò che passa intorno a noi, oppure possiamo scegliere di scendere trovando una distesa di alcionari viola giganteschi e fare il salto nel blue in una parete verticale a circa 30 mt e andare a raggiungere dopo una piccola pinneggiata nel nulla, LES FARALLONES, due grandi pinnacoli adagiati a circa 50 mt dove si possono trovare dei grandi trigoni o degli squali leopardo che ci nuotano intorno o adagiati sul fondo.
Si risale avvinandoci alla parete dove delle mobule ci danno il ben tornati o una manta passa radente alle nostre bolle.
La deco o la sosta di sicurezza vengono svolte in libera scattandoci delle foto ricordo e scrutando nel blu con l’intento di scorgere un bel predatore.