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I RETTILI: il primo clade di vertebrati ad aver conquistato le terre emerse oltre 300 milioni di anni fa. Tutta via ad oggi, il termine Reptilia è di costante dibattito da parte di molti studiosi. Di fatti esso comprenderebbe sia gli anapsidi che i sinapsidi e Diapsidi con storie evolutive altamente differenti. Dagli Anapsidi, si sono evoluti i Cheloni, mentre dai Diapsidi, i Loricati (coccodrili), Rhincocephali (Tuatara – Sphenodon), Squamati (Lucertole, Serpenti, Anfisbene…).

Anche gli Uccelli ne fanno parte, per tanto si propone una suddivisione più dettagliata per via di importanti caratteristiche che differenziano ogni storia evolutiva. I rettili, in senso stretto, sono tetrapodi provvisti di squame, ectotermi, che depongono uova telolecitiche o partoriscono piccoli autonomi.

Colonizzatori di quasi ogni ambiente terreno e acquatico, ad eccezione dei circoli polari.

Oltretutto, quando ci si riferisce al termine “Erpetofauna”, si raggruppano anche gli anfibi Anuri, Urodeli e Apodi.

I CAMALEONTI: rettili appartenenti all’ordine Squamata e l’infraordine Iguania, con più di 200 specie descritte ad oggi, abitano le zone del “vecchio mondo”, ovvero Africa, Madagascar, Sri Lanka, Europa ed Asia meridionale.

Le peculiarità riguardano soprattutto la morfologia: mani e piedi zigodattili, una lingua estroflessibile adattatasi alla predazione, coda prensile e addirittura occhi a muscolatura indipendente per una visione a 360°.

I camaleonti si contendono il record per il primato del vertebrato più piccolo (Brookesia micra), assieme ad una specie di geco.

Come altri rettili, sono ectotermi e quindi non è raro rinvenirli all’aperto dove possono termoregolarsi sotto i raggi del Sole. Hanno una riproduzione sessuata, con deposizione di uova ma alcune specie partoriscono piccoli già autonomi. La capacità di cambiare repentinamente colore è spesso stata confusa come mimesi attiva; in realtà è lo stato d’animo o le variazioni ormonali che determinano questi passaggi di colorazione della livrea.

A seguito di alcuni esperimenti, si è notato come le ossa craniche che formano gli elmi nei maschi, siano fluorescenti se irradiati di luce UV.