Lo snorkeling responsabile sulla barriera corallina da la possibilità di conoscere a “fondo” il mare ed i suoi abitanti, anche a chi di noi ha uno sguardo frettoloso e “superficiale”.
Portavoce di una CULTURA ALTERNATIVA e RESPONSABILE il Manta punta a far conoscere e preservare il mare che rimane un gioiello prezioso da tutelare per il nostro bene e quello del nostro pianeta.
I biologi ed il loro staff, con maschera, pinne e boccaglio sono pronti per reclutare gli aiutanti ”biologi per un giorno” e portarli sulla barriera corallina.
Dopo essere sbarcati sulla spiaggia del parco marino, una piccola isoletta disabitata, protetta dall’ ANGAP, ed aver radunato gli “allievi”, eccovi pronti ad immergervi.
Prima di entrare in acqua, vengono date delle brevi istruzioni sul comportamento da tenere, su come muoversi e su come utilizzare l’attrezzatura snorkeling ed ovviamente il tassativo suggerimento: non toccate nulla.
Le guide, munite di un sonaglio “attira sguardi”, con delle brevi apnee, indicano le specie più interessanti ed a volte più nascoste agli occhi non molto attenti di snorkelisti poco esperti.
Un tour di un’ora, scortati sempre da una barca d’appoggio, pronta per qualsiasi necessità, permette di osservare una moltitudine di pesci con mille forme, diverse dimensioni e colori, coralli molli, duri, muri di fucilieri e pesci pipistrello che vi seguono incuriositi dalle vostre grandi sagome.
Gli incontri sono infiniti, compresi quelli con piccole tartarughe imbricata che mangiano con loro becco di falco tra i coralli e le spugne della barriera.
Ma nell’arcipelago di Nosy be, altra perla conosciuta per l’incontro con le tartarughe è Nosy Sakatia, dove le Chelonia mydas, le grandi tartarughe verdi, con il loro metro e mezzo di carapace, stazionano, nutrendosi quotidianamente di fanerogame marine che lì crescono a iosa.
Anche qui, in pochi metri d’acqua i sensi da dover stuzzicare sono molti e non si fermano esclusivamente alla vista.
Ogni uscita è corredata da piccole ed interessanti lezioni di biologia marina.
In spiaggia per grandi e piccini viene ricomposta una tartaruga verde a dimensione naturale, con la sabbia si plasma il corpo, con le conchiglie gli occhi e le unghie, e con le foglie il carapace, così da poter osservare attentamente tutti gli aspetti fisiologici di questi cheloni ed essere pronti ad aiutare i biologi per un censimento della popolazione dei maschi e delle femmine viste durante lo snorkeling. E voi sapete come si fa a vedere la differenza?
Il Manta diving collabora con diversi enti scientifici italiani sviluppando progetti di citizen science per la salvaguardia ed il censimento di cheloni e selacei, rendendo partecipi anche voi nella nostra missione!